Da dove viene il nostro cibo?
E’ una domanda importante dato che il cibo è il nostro “carburante” almeno così lo definisce il medico contadino, Dott. Ron Weiss, del quale ho letto proprio in questi giorni un articolo molto interessante. A suo dire il cibo ed il modo con cui esso viene prodotto incide profondamente sulla nostra salute. Già il Dott. Nacci aveva seguito lo stesso percorso.
Saper scegliere e saper mangiare rappresenta la filosofia di vita della nostra epoca. E’ sempre più pressante il bisogno di rivolgersi a pratiche ecosotenibili a cibi sani e biologici per sentirsi in forma. Alcune volte si cavalcano mode, alcuni ingredienti e/o alimenti vengono demonizzati ed in seguito rivalutati. Ciononostante sempre più persone hanno reazioni allergiche o intolleranze ai cibi.
Non basta prescrivere un farmaco per migliorare la salute delle persone afferma il Dott. Weiss, alimentandoci con una dieta a base vegetale ed utilizzando il potere delle piante possiamo invertire il decorso delle malattie.
E’ innegabile che mangiare sano è una forma di rispetto verso noi stessi. Ciò non avviene se non conosciamo la filiera della produzione del nostro cibo. Infatti, quando acquistiamo frutta e verdura da un negozio o da un supermercato non pensiamo al modo in cui gli alimenti che arrivano sulla nostra tavola sono stati coltivati. In realtà quest’informazione è determinante per il nostro benessere. Più la filiera è corta meglio dovrebbe essere.
Io rispetto la mia terra ed essa mi dà buoni frutti che sono orgogliosa di poter condividere. Non tutti hanno la fortuna di coltivarsi la propria terra o di acquistare i miei prodotti. Ad ogni buon conto non possiamo produrci tutto o essere sempre sicuri che ciò che acquistiamo sia sano. La globalizzazione non esiste solo per le industrie. Intendo dire che se non rispettiamo la natura in Cina non è escluso che non venga danneggiata in Italia o negli Stati Uniti. Siamo tutti connessi e non solo attraverso la rete.
Secondo il Dott. Weiss per avere piante sane e quindi cibo più genuino abbiamo bisogno di acqua pulita, di un ottimo terreno con tutte le forme di vita che lo abitano vedi batteri, funghi, piccoli insetti, lombrichi, talpe, ecc. ma, come anche la permacoltura afferma, di impollinatori, della fauna selvatica e delle specie autoctone. Gli uccelli, i pippistrelli e gli insetti predatori sono potenti alleati nella battaglia per il controllo dei parassiti che possono divorare i nostri raccolti. Curare la salute dei boschi, campi e zone umide ci permette di sostenere i nostri amici che si occuperanno naturalmente dei nostri campi, permettendoci di evitare l’uso di pesticidi ed erbicidi.
In sintesi, occorre dare importanza all’intima correlazione tra cibo coltivato e salute, riconoscendo quanto questa connessione possa influenzare in modo significativo la nostra vita.