Il raffreddore ed il TIMO
Con il raffreddore c’è poco sia da ridere che da scherzare. E’ invalidante … almeno per me. Parola d’ordine: ben distanti …
Eroicamente l’affronto con rimedi di tutti i tipi. Mentre gli starnuti mi sconquassano provo anche il timo
In effetti il timo veniva usato come pianta officinale ed ancor oggi, grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antispasmodiche, digestive e benefiche sull’apparato digerente; è utilissimo. Del timo si utilizzano le foglie e le sommità fiorite.
In INFUSO un cucchiaino da tè per una tazza d’acqua bollente, lasci in infusione per una decina di minuti e poi filtri. Bevi 2-3 volte al giorno.
Nell’ACQUA del BAGNO versa l’infuso di timo fatto con ca 250 g di timo essiccato per 2 l d’acqua, nell’acqua del bagno appunto.
In CUCINA il timo è ideale per carni, pesce, salse, verdure. Facilita la digestione nella preparazione di pietanze ricche di grassi. Usalo!
Dopo aver letto della sua efficacia nei disturbi dell’apparato respiratorio grazie al timolo, il carvacrolo ed altre sostanze saponiniche presenti nelle foglie che fluidificano il muco. Grazie anche ai flavonoidi che favoriscono un effetto sedativo rapido sulla tosse mi sono resa conto che è un ottimo coadiuvante nel trattamento del raffreddore!
Avendo a disposizione l’OLIO di TIMO che utilizzo di solito per massaggi in caso di indolenzimenti articolari e che produco; questa volta l’ho utilizzato da mettere alla base delle narici per aiutarmi a liberare il naso. Aggiungo che le sue sostanze antiossidanti combattono l’invecchiamento cellulare ed i danni causati dai radicali liberi, e sono andata oltre le narici chissà che oltre a farmi passare il raffreddore non mi ringiovanisca!!!!