Vegetariano, vegano, onnivoro … le 100 sfumature del cibo

L’Italia è un insieme decisamente variegato anche dal punto di vista culinario.  E’ stato detto essere uno dei pochi posti al mondo dove a tavola si parla di cibo e di cucina e dove la lingua che assapora i cibi non è stata unificata con l’unità 😮

Noi italiani siamo linguisticamente privilegiati perchè distinguiamo tuttora “coltura” e “cultura”, termine che i francesi e gli inglesi hanno confuso con la medesima parola “culture”. E forse è anche grazie a questa sottile differenza che l’Italian sounding del “falso” ha così successo, 😯 siamo riusciti a tradurre in forte individualità tutte le nostre differenze “culinarie” che molti ci copiano.

Ed oggi in un mondo sempre più unificato nelle tendenze e dove i confini sono per lo più fluidi, si può mangiare il sushi a Milano, le lasagne a Singapore; ci lanciamo verso nuove esperienze gustative integrando la nostra conoscenza ad altre culture. E così il cibo non fa solo “tendenza” bensì diventa una questione etica che riguarda tutti: l’ambiente, gli animali, le persone.

D’altronde questi cambiamenti delle nostre abitudini alimentari hanno avuto e, continuano ad avere, un impatto non da poco. Se poi pensiamo che riguardano non solo gli Italiani ma gran parte del mondo, il tutto merita una riflessione.

 

 

Vediamo che generalmente il nostro piatto contiene ancora una larga porzione di carboidrati che hanno ceduto il passo ai grassi ed alle proteine animali ed un pò a quelli vegetali …. e siamo sempre più coscienti che ciò che mangiamo influisce sull’ambiente che ci circonda …

 

Etica, economia, sostenibilità, salute, religione …. il capitolo cibo è veramente ampio e complesso. E’ anche democratico? E’ sicuramente vasto e particolare …. Gli intolleranti, allergici, celiaci sono categorie di persone in aumento che rimpolpano le peculiarità culinarie e richiedono scrupolosa attenzione.  Così come i vegani che rappresentano il 3% della popolazione nazionale, ed hanno deciso di eliminare dalla loro dieta qualunque prodotto di origine animale, miele incluso. O i vegetariani che escludono carne e pesce ma OK per uova, latte e derivati … i fruttariani e …….. potrei continuare.  Moda, necessità, convinzione?

 

Ma il cibo è sempre stato legato, a tutte le latitudini, non solo alla sopravvivenza ma anche al piacere. E già gli etruschi qui sopra ne sapevano qualcosa.

L’esagerazione però ci sta conducendo a rivedere, in generale, le nostre abitudini alimentari. E mentre già in tempi passati la ricchezza e l’opulenza di una famiglia o di un paese si identificavano con l’abbondanza di frutta e verdura sulla tavola o nei mercati, adesso si ritorna a questa convinzione che si lega anche ai concetti di  naturalità e stagionalità dei prodotti che mangiamo.

Si parla di filiera corta, Km 0, dal produttore al consumatore, alle buone pratica di coltivazione, di prodotti biologici.

L’importante è stare bene con quello che mangiamo rispettando tutte le diversità perchè ci arricchiscono.