Zafferano e l’elisir di lunga vita
In una puntata di Linea Verde si parlava di Zafferano, l’oro rosso. Patrizio Roversi si trovava alla Rocca di San Leo in provincia di Rimini. Questa costruzione mostra tutta la sua “potenza” e la sua “forza”.
E’ una meraviglia che ho visitato qualche anno fa e la sua storia mi ha affascinato. In particolar modo perchè carcere di personaggi famosi e controversi come il conte di Cagliostro (1743-1795), mago, affabulatore, alchimista.
Era talmente temuto che la sua cella non aveva porte infatti veniva definita il “pozzo”. Cagliostro vi fu calato dall’alto. Fra i suoi poteri si diceva praticasse l’ipnosi. Pertanto, il contatto visivo con i suoi carcerieri doveva essere evitato …
La leggenda sulla vita di Cagliostro è avvicente. Egli si avvaleva delle proprietà benefiche delle piante per alleviare le sofferenze degli ammalati e compiere prodigiose guarigioni, poiché, come da lui affermato, la sua conoscenza risiedeva “in verbis, herbis et lapìdibus”, cioè nella parola, nelle erbe e nei minerali.
Ma l’Elisir di Lunga Vita è sicuramente il suo preparato più noto. Ho letto che alcune farmacie lo preparassero sino alla fine degli anni ’40 del Novecento. Sembra che la stessa ricetta sia riportata nel “Manuale pratico di Farmacia” di V.Celli (Genova, 1929) così come Roversi lo enunciava a Linea Verde:
ALOE 25g
AGARICO BIANCO 2,50 g
MIRRA 2 g
GENZIANA RAD 2,50 g
ZAFFERANO 2,50 g
ZEDOARIA RIZOMA 2,50 g
ALCOOL (spirito di vino) 1000 g
Bene, avendo la ricetta, giudico saggio farne buon uso …. ed in fretta.