Troppo sano a volte …. stroppia?
Girovagando sul web mi sono imbattuta in queste 2 vignette che mi sono piaciute tanto. Riflettendoci ho approfondito l’argomento e sono entrata nel mondo dell’ortoressia quasi per caso.
Questo termine che deriva dal greco (orthos -corretto- e orexis -appetito) non ha nulla a che vedere con qualche pratica di gestione dell’orto. Anche se sempre di cibo si tratta.
Non riesco ancora a rendermi conto dell’importanza “reale” ed “occulta” del cibo … anche sulla nostra mente …
Siamo talmente bombardati da quello che fa bene, quello che non fa bene, quello che fa bene a tutti tranne a te! Da vari consigli come: leggi le etichette (incomprensibili), mangia sano, non eccedere, mangia poco, mangia spesso, mangia spesso e poco, mangia liquido, forse è meglio proteico, non mangiare carboidrati dopo le 22, abolisci gli zuccheri, anche quelli occulti e così via … Non abbiamo più certezze. Vige il tutto ed il contrario di tutto. Anche il buon senso latita. Si dice anche, fai quello che ti fa star bene. Ma, in che senso? A me fanno star bene certe cose che per la mia salute potrebbero non essere il massimo!?!?
Ecco fatto che sei sulla strada verso il dubbio, la paura, l’ipocondria, ecc…….
L’ortoressia è quando il mangiare sano si traduce in disturbo dell’alimentazione.
- Qualità degli alimenti assolutamente naturali, biologici o con ogni certificazione di qualità possibile, GMO free, senza antibiotici, senza ormoni. L’ortoressico trascorre molto tempo a leggere le etichette dei prodotti per essere certo di fare la scelta più salutare. Finito di leggere, è passato tanto di quel tempo e con esso anche l’appetito.
- Paura della contaminazione (sostanze chimiche, virus, batteri, composti cancerogeni …). Tale contaminazione può svilupparsi anche dal tipo di cottura; dagli utensili che usi per il principio che “il nemico può nascondersi ovunque” se pensi di essere stato contaminato devi vomitare o purgarti. L’evacuazione diventa una questione di vita o di morte.
- Programmazione. L’ortoressico è attento alle dosi, agli orari nell’assunzione del cibo, agli abbinamenti degli alimenti fra di loro evitando così una ricaduta pericolosa sulla sua salute.
- Severità le regole alimentari diventano imprescindibili così come i sensi di colpa ed i rimorsi per ogni eventuale trasgressione. La preoccupazione per l’effetto del cibo sul proprio stato di salute è preoccupante ed assillante.
Sembra che chi soffre di questo disturbo all’inizio si senta effettivamente meglio e renda partecipi di questo suo benessere parenti, amici e conoscenti. Nei loro confronti nutre anche un senso di superiorità che lo porta ad evitare contatti con chi le sue scelte magari non le condivide. Il ché non aiuta a farsi degli amici …
Su Wikipedia si legge che “é stata proposta come forma patologica per la prima volta da Steve Bratman nel 1997, dietologo che si autodefinisce “ex-ortoressico”. Bratman correla i certi comportamenti alimentari ad una paura, a volte maniacale, di ingrassare o di non essere in perfetta salute, che possono condurre a un risultato opposto con conseguenze negative sul sistema nervoso, avvertite con difficoltà dal soggetto colpito e in modo evidente da chi lo circonda.”
Tutti sintomi che avete? Solo alcuni? Nessuno?