Fiori ed erbe lungo il percorso per Squaneto: sentiero nr 4

Il percorso di Squaneto ci riserva altre belle sorprese colorate e profumate.

Nonostante l’estate calda, il bosco è verde e dona refrigerio

 

percorso

 

e poi si aprono alla vista prati ricchi di fiori ed erbe officinali.

 

Ci imbattiamo subito in un fiore dolce e fragile il garofanino selvatico.

 

garofano-selvatico

 

Lungo il bordo dei campi incontriamo la saponaria officinalis

 

saponaria

 

il cui nome ricorda il sapone proprio perchè veniva utilizzata per lavare i tessuti soprattutto la lana. Ma ha anche proprietà terapiche come espettorante, depurativa e contro le affezioni cutanee.

 

L’eryngium campestre è un bellissimo fiore con spine pungenti

 

cardo-selvatico

 

ma ha grandi proprietà antinfiammatorie. Si dice che mettendo un pezzo di tronchetto in bocca allevii il dolore da punture d’insetti e dal bruciore da contatto con le meduse.

 

Fanno capolino in mezzo ai campi i gioiosi girasoli

 

corolla-girasole

che arrivano a lambire gli orti. Accanto a loro spunta un bel fiore rosso che non avrei mai associato al ricino.

fiore-di

 

Ma come potete vedere non si tratta di un fiore ma di semi. Questi ultimi sono tossici e possono portare anche alla morte. E’ comunque conosciuto per l’olio di ricino, potente lassativo.  In questo caso, negli orti la sua presenza è utile per tenere lontane le talpe.

 

Davanti a noi il fiore della bardana

 

bardana

 

che ci riporta a quando da bambini ci giocavamo lanciandocelo addosso perchè si attaccava ai vestiti. Non eravamo i soli a giocarci ma sicuramente l’Ing. svizzero George de Mestral è stato il solo a cogliere la potenzialità tecnica di questo fiore brevettando il velcro. La bardana ha molte proprietà: depurative del sangue, cicatrizzanti, antiseborroiche, allevia la psoriasi ed è utile contro la caduta dei capelli.

 

Più in là nel campo uno splendido fiore giallo di galium, comunemente chiamato caglio zolfino un pò per il colore dei fiori e soprattutto perchè veniva impiegato per cagliare il latte.

 

gallium

Aiuta la digestione ed è utile nelle malattie delle vie urinarie.

 

Proseguendo incontriamo la centaurea, esile e di un bel colore rosa carico, quasi viola.

centaurea

 

Il suo nome deriva dal centauro Chirone perchè la mitologia racconta che ferito ad un piede si curò con questa pianta. Quindi, Chirone insegna, la centaurea ha proprietà cicatrizzanti e le sue sostanze amare sono molto utili al fegato e all’apparato digestivo.

 

Dall’amaro al dolce, ecco un bel fiore di carota selvatica

 

carota-selvatica

 

Andando oltre troviamo la pastinaca-sativa

 

pastinaca-sativa

 

ricca di antiossidanti, ottima fonte di potassio, molto utile per chi soffre di ipertensione arteriosa.

 

La frescura è d’obbligo perchè il sole oramai è alto e picchia forte e troviamo dei giunchi bellissimi e dei teneri fiorellini a bastoncino (salicaria) che si specchiano nell’acqua del torrente Valla.

 

 

giunchifiori-sul-greto

 

 

 

 

 

 

 

 

In lontananza il tasso barbasso, che si erge solitario in mezzo al campo ornato dai suoi fiori gialli, importante rimedio per le affezioni respiratorie, ci osserva e conclude la nostra bella passeggiata.

 

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